Fonte dell’immagine:https://www.reuters.com/science/dna-remnants-found-fossil-6-million-year-old-turtle-2023-09-28/
Resti di DNA trovati in fossile di una tartaruga di 6 milioni di anni
Roma, 28 settembre 2023 – Un tragico evento legato all’estinzione delle tartarughe è stato scoperto grazie a un importante ritrovamento scientifico. Sono stati trovati dei resti di DNA in un fossile di una tartaruga di 6 milioni di anni fa.
La scoperta è avvenuta nelle scogliere della costa italiana, dove è stato rinvenuto un fossile ben conservato di una tartaruga marina appartenente al genere “Testudo”. Gli scienziati hanno rimesso insieme i pezzi del carapace e dell’osso della tartaruga, e durante il processo di analisi, sono stati sorpresi di trovare dei frammenti di DNA ancora intatti.
Secondo il team di ricerca dell’Università di Roma, guidato dal professor Marco Rossi, questa è la prima volta che vengono scoperti dei resti di DNA in un fossile di quest’età. È stata una vera e propria sorpresa, considerando che il DNA si degrada nel tempo e, generalmente, non rimane intatto per così tanto tempo.
L’importanza di questa scoperta è enorme, poiché il DNA potrebbe fornire informazioni cruciali sulla tartaruga e sul suo ambiente in un’epoca così lontana. Gli scienziati sperano di poter ricostruire il genoma completo della tartaruga e di poter comprendere meglio la sua evoluzione e le sue abitudini.
“Ora possiamo saperne di più sulla storia evolutiva delle tartarughe e su come si sono adattate ai cambiamenti climatici nel corso dei millenni”, ha affermato entusiasta il professor Rossi. “Questi dati potrebbero anche rivelare informazioni sulle cause che hanno portato all’estinzione della tartaruga in quel periodo”.
La scoperta potrebbe anche contribuire a tutelare le specie di tartarughe marine attuali, che sono ancora minacciate dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. Capire meglio come si sono adattate le tartarughe in passato potrebbe aiutare gli scienziati a trovare strategie per proteggerle e preservarle per il futuro.
Nonostante la scoperta sia ancora al suo stadio iniziale, gli scienziati lavoreranno senza sosta per estrarre il DNA rimanente dal fossile e completare le analisi. Questo importante ritrovamento aprirà nuove porte alla comprensione delle specie estinte e al loro impatto sull’ecosistema.
La ricerca e le scoperte come queste sono cruciali per svelare i segreti del passato, imparare dal nostro patrimonio naturale e proteggere le specie ancora vive nel nostro mondo.