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Statue legate alla Confederazione o alla schiavitù rimosse: Spirito della statua di Cristoforo Colombo e di Dick Dowling
In un movimento che mira a eliminare i simboli ritenuti associati all’oppressione o al razzismo, altre statue legate alla Confederazione o alla schiavitù sono state rimosse da diverse città degli Stati Uniti. Tra le statue rimosse, figurano quella del generale confederato Robert E. Lee, quella del resoconto confederato Jefferson Davis e un monumento al soldato confederato Dick Dowling.
Negli ultimi anni, gli Stati Uniti sono stati travolti da un intenso dibattito sulla rimozione di statue ritenute offensive o che commemorano figure storicamente associate al razzismo, alla schiavitù e all’ingiustizia. Questo dibattito è stato alimentato dalle recenti proteste contro la brutalità della polizia e dal movimento “Black Lives Matter”.
La statua del generale confederato Robert E. Lee, situata in un parco di Richmond, è stata rimossa dopo un lungo processo legale che ha coinvolto varie organizzazioni. Da anni, molti cittadini hanno richiesto la sua rimozione, poiché Lee era considerato un simbolo del movimento per il mantenimento della schiavitù durante la guerra civile americana.
Ma non solo le statue confederate sono state rimosse. Anche quelle che commemorano colonizzatori come Cristoforo Colombo sono state oggetto di critica. A Houston, nel Texas, la città ha rimosso una statua di Colombo perché era considerata offensiva per alcuni. Alcuni sostengono che il navigatore genovese abbia aperto la strada alla schiavitù e all’oppressione per gli indigeni americani. Tuttavia, altri sostengono che Colombo abbia contribuito a unire il mondo attraverso la scoperta dell’America.
Un’altra statua controversa che è stata rimossa è quella di Dick Dowling a Houston. Dowling era un ufficiale confederato. La statua è stata rimossa perché, come altre statue confederate, è stata considerata offensiva e come un simbolo della supremazia bianca. Coloro che sostenendo la rimozione delle statue affermano che dovrebbero essere esposte solo le figure storiche positive che ispirano l’uguaglianza e la giustizia.
La rimozione di queste statue ha portato a reazioni contrastanti nella società americana. Mentre alcuni sostengono che la rimozione sia una corretta azione verso l’eliminazione dei simboli razzisti, altri ritengono che sia un’azione di “cancellazione” della storia. Tuttavia, molti credono che questa sia un’opportunità per la società di riflettere sul passato e di promuovere una cultura più inclusiva.
È importante sottolineare che la rimozione di queste statue non vuole cancellare la storia, ma cercare di affrontare in modo critico i simboli che possono essere offensivi o fornire un’immagine distorta del passato. Questo dibattito in corso continuerà a coinvolgere il pubblico americano sui temi dell’uguaglianza, della giustizia e della memoria storica.