Jim Jordan ancora di fronte a almeno “10-20” indecisi mentre si avvicina il voto per lo speaker, dichiarano i Repubblicani.

Fonte dell’immagine:https://www.cbsnews.com/news/house-speaker-jim-jordan-10-20-holdouts/

Il presidente della Camera dei Rappresentanti, Jim Jordan, affronta ostacoli nella sua corsa verso la presidenza negli Stati Uniti, con 10-20 membri del partito che non lo sostengono.

Secondo l’articolo pubblicato su CBS News, il deputato della Camera, Jim Jordan, ha incontrato una contrarietà all’interno del suo stesso partito. Almeno 10-20 membri del partito repubblicano avrebbero espresso il loro dissenso e non lo sostengono nella sua corsa per la presidenza degli Stati Uniti.

La notizia arriva in un momento cruciale per Jordan, che aveva l’obiettivo di ottenere il ruolo di presidente degli Stati Uniti nella prossima elezione presidenziale. La sua campagna si è basata sulle sue posizioni conservatrici su temi caldi come immigrazione, sicurezza nazionale e diritto all’aborto. Tuttavia, l’opposizione all’interno del suo stesso partito rischia di mettere in pericolo i suoi obiettivi politici.

Le motivazioni di questi 10-20 membri del partito repubblicano che si oppongono a Jordan non sono state specificate nell’articolo. Tuttavia, è noto che i parlamentari possono avere opinioni divergenti su questioni politiche e che talvolta ci possono essere tensioni all’interno di un partito.

In seguito all’emergere di queste critiche, Jordan si trova ad affrontare una sfida politica ancora più grande. Sarà necessaria una strategia per cercare di convincere questi membri del partito a cambiare idea e a sostenerlo nella sua corsa verso la presidenza. La sua visibilità e influenza all’interno del partito potrebbero essere messe a rischio se non riuscirà a guadagnare il sostegno di questi 10-20 parlamentari.

Resta da vedere come questa situazione si evolverà nei prossimi mesi. Nel frattempo, Jim Jordan dovrà affrontare queste critiche interne al suo partito mentre continua a perseguire il suo obiettivo politico.