Fonte dell’immagine:https://sfist.com/2023/10/16/da-jenkins-acknowledges-pro-hamas-march-tweet-doesnt-apologize/
Da Jenkins riconosce il tweet sulla marcia pro-Hamas, ma non si scusa
Il vice sindaco di San Francisco, Da Jenkins, si trova al centro di una controversia dopo aver pubblicato un tweet in cui faceva riferimento positivo a una marcia pro-Hamas. La vicenda ha suscitato indignazione tra i cittadini e sollevato un dibattito sulle sue posizioni politiche.
Nel tweet, pubblicato sabato scorso, Jenkins ha scritto: “Incredibile energia e passione durante la marcia pro-Hamas oggi. Sosteniamo la libertà per tutti i popoli!”. Questo messaggio è stato visto da molti come un’approvazione tacita di un’organizzazione considerata illegale e responsabile di atti di terrorismo.
La comunità ebraica di San Francisco ha immediatamente reagito all’annuncio, esprimendo profonda preoccupazione per la posizione espressa da Jenkins. Numerose organizzazioni ebraiche locali hanno chiesto le dimissioni del vice sindaco, sottolineando che il supporto a un’organizzazione terrorista è inaccettabile da parte di un rappresentante ufficiale della città.
Di fronte alle crescenti pressioni, Jenkins ha riconosciuto la pubblicazione del tweet, ma si è rifiutato di presentare delle scuse. In una dichiarazione rilasciata ai media, ha sostenuto di dover promuovere la libertà di espressione, anche se può essere controversa. Ha inoltre affermato che il suo intento era quello di sottolineare l’importanza di ascoltare tutte le voci, indipendentemente dalle loro posizioni politiche.
La sua risposta non ha placato le critiche, aumentando invece le richieste di dimissioni da parte di esponenti politici e membri della comunità. Alcuni cittadini hanno organizzato proteste in diverse parti della città, sottolineando la necessità di un’azione immediata.
Il sindaco di San Francisco, Jane Kim, ha annunciato che la questione sarà affrontata in un consiglio straordinario la prossima settimana, nel tentativo di trovare una soluzione adeguata per risolvere la situazione. Nel frattempo, l’amministrazione comunale si è dissociata dalle dichiarazioni di Jenkins, sottolineando che rappresentano solo le sue opinioni personali e non quelle della città.
La vicenda solleva interrogativi sulla libertà di espressione e la responsabilità dei rappresentanti pubblici nel diffondere messaggi che possono essere considerati controversi o inappropriati. Resta da vedere quale sarà l’esito di questo dibattito e se ci saranno conseguenze politiche per Da Jenkins.