Fonte dell’immagine:https://www.civilbeat.org/2023/10/hawaii-and-other-states-sue-meta-for-knowingly-hurting-teens/
Hawaii e altri Stati denunciano Meta per aver volontariamente danneggiato gli adolescenti
HONOLULU – Hawaii e diversi altri Stati hanno presentato una causa collettiva contro Meta, l’azienda di social media, sostenendo che l’azienda ha deliberatamente arrecato danni ai giovani utenti della piattaforma. La causa, presentata congiuntamente da un gruppo di procuratori generali di Stati americani, afferma che Meta ha violato le leggi sulla protezione dei consumatori e ha ingannato il pubblico sulla portata e la natura dei rischi associati all’uso dei loro servizi da parte degli adolescenti.
La denuncia afferma che Meta, precedentemente nota come Facebook, era consapevole degli effetti dannosi che l’uso eccessivo dei social media poteva avere sugli adolescenti, in particolare sulla loro salute mentale, ma non ha preso provvedimenti per proteggere gli utenti vulnerabili. Invece, l’azienda avrebbe utilizzato algoritmi e funzionalità specifiche per favorire l’ingaggio continuo e l’eccessiva permanenza degli adolescenti sulla piattaforma, causando conseguenze indesiderate sulla loro salute e benessere.
Secondo la denuncia, gli utenti più giovani sarebbero stati oggetto di una costante esposizione a contenuti dannosi e manipolativi, inclusi discorsi di odio, disinformazione e immagini disturbanti. L’azienda avrebbe anche promosso un clima di competizione sfrenata tra gli adolescenti, favorendo un ambiente tossico e dannoso per il loro sviluppo emotivo. Inoltre, Meta avrebbe intenzionalmente nascosto informazioni sulle misure che si stavano adoperando per mitigare questi rischi, illudendo il pubblico e i genitori sul livello di sicurezza della piattaforma.
Il procuratore generale dello Stato di Hawaii, insieme ai suoi colleghi degli altri Stati, ha invitato la corte a richiedere a Meta di adottare misure efficaci per proteggere gli adolescenti, come limitare l’esposizione a contenuti dannosi e implementare strumenti per il controllo dei genitori. Inoltre, chiedono anche risarcimenti per i danni causati agli utenti e sanzioni pecuniarie per le pratiche commerciali ingannevoli e dannose perpetrate dall’azienda.
L’azione legale contro Meta arriva in un momento in cui le preoccupazioni riguardanti l’effetto negativo dei social media sulla gioventù aumentano in tutto il mondo. Diverse ricerche hanno evidenziato l’associazione tra l’uso eccessivo dei social media e problemi di salute mentale tra gli adolescenti, compresi ansia, depressione e bassa autostima.
Le organizzazioni per la salute mentale, i genitori e gli esperti di settore hanno spinto per una maggiore regolamentazione delle attività delle piattaforme digitali per proteggere la giovane generazione. Con questa azione legale, Hawaii e gli altri Stati cercano di responsabilizzare Meta per le sue azioni e di promuovere uno spazio online più sicuro e sano per gli adolescenti.