Biden afferma di continuare a credere che Xi Jinping sia un dittatore

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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden critica apertamente Xi Jinping, il leader cinese, definendolo un dittatore. In un discorso tenuto martedì scorso, Biden ha espresso preoccupazione per l’aumento dell’autoritarismo in Cina sotto il governo di Jinping, sottolineando il deterioramento dei diritti umani nel paese.

Biden ha dichiarato che il Partito Comunista Cinese ha implementato una stretta censura sulla libertà di espressione, sopprimendo media indipendenti e imprigionando attivisti per i diritti umani e giornalisti critici del regime. Ha evidenziato anche il trattamento dei gruppi minoritari, come gli uiguri, accusando la Cina di gravi violazioni dei diritti umani e abusi di potere.

Il presidente americano ha sottolineato che il governo cinese sta utilizzando la tecnologia avanzata per monitorare e controllare i suoi cittadini, attraverso la sorveglianza di massa e l’utilizzo di sistemi di riconoscimento facciale. Ha dichiarato che l’ascesa dell’autoritarismo in Cina è una minaccia non solo per la popolazione cinese, ma anche per la stabilità e la sicurezza globale.

Le critiche di Biden si inseriscono in un contesto di tensioni crescenti tra Stati Uniti e Cina, su questioni commerciali, diritti umani e sicurezza. Gli USA hanno già adottato diverse misure restrittive nei confronti della Cina, tra cui sanzioni e restrizioni commerciali, in risposta alle preoccupazioni sulla politica repressiva del governo cinese.

Xi Jinping non ha ancora risposto alle accuse del presidente Biden. Tuttavia, precedentemente, il governo cinese ha respinto tali critiche definendole “infondate” e affermando che il paese sta cercando di proteggere la sua sovranità e mantenere la stabilità interna.

L’Unione Europea e altri paesi occidentali hanno espresso preoccupazione per la situazione dei diritti umani in Cina, ma fino ad oggi non hanno adottato misure restrittive simili a quelle degli Stati Uniti. La geopolitica mondiale sembra quindi essere teatro di un crescente scontro tra i due paesi, con le questioni dei diritti umani e dell’autoritarismo al centro del dibattito. Tuttavia, l’esito di queste tensioni resta ancora incerto.