Il sostegno incrollabile di Kissinger ai regimi brutali continua a perseguitare l’America Latina

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L’ex segretario di Stato americano Kissinger difende il suo retaggio in America Latina

Santiago del Cile (AP) – L’ex segretario di Stato americano, Henry Kissinger, ha recentemente difeso il suo retaggio nell’America Latina, affermando che le sue azioni e politiche hanno contribuito a promuovere la stabilità economica e politica nella regione. Kissinger ha espresso queste opinioni durante un’intervista rilasciata all’Associated Press.

Nell’intervista, il 98enne diplomatico ha ricordato il suo coinvolgimento nella politica estera degli Stati Uniti durante gli anni ’70, sottolineando come abbia cercato di prevenire l’espansione del comunismo nel continente sudamericano. Kissinger ha affermato che le sue azioni, sebbene talvolta critiche, sono state intraprese nel miglior interesse degli Stati Uniti e del benessere generale dell’America Latina.

Nonostante l’apprezzamento dell’ex segretario di Stato per il suo ruolo passato nella regione, non mancano le critiche a causa delle conseguenze delle sue politiche. In particolare, molti ricordano la connessione tra Kissinger e il sostegno dato a regimi autoritari in Cile e Argentina, durante il periodo dei governi militari.

Kissinger ha difeso la sua decisione di appoggiare tali regimi, sostenendo che all’epoca la priorità era evitare una possibile presa di potere comunista. Ha sottolineato che il proprio coinvolgimento non ha portato alla violenza dilagante che avrebbe potuto risultare da un’instabilità politica nella regione.

Nonostante le sue affermazioni, le politiche dell’ex segretario di Stato americano hanno lasciato un’eredità controversa in America Latina. Molti non dimenticano il colpo di stato in Cile del 1973, supportato dagli Stati Uniti, che portò al rovesciamento del governo democraticamente eletto di Salvador Allende. Simili episodi si verificarono anche in Argentina, dove furono perpetrati gravi abusi ai diritti umani durante la dittatura militare.

Henry Kissinger, tuttavia, continua a difendere il suo operato, sottolineando che la sua azione era volta a mantenere stabilità e prosperità nella regione. Nonostante le divergenze di opinioni sul suo retaggio, i suoi contributi alla politica estera degli Stati Uniti nell’America Latina, per il bene o per il male, rimarranno oggetto di dibattito per molti anni a venire.