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Gli ufficiali del servizio di sicurezza ucraino hanno affermato di avere prove di un complotto russo che coinvolgerrebbe l’ex presidente
KIEV (Reuters) – Il servizio di sicurezza ucraino (SBU) ha affermato di avere prove di un complotto orchestrato dalla Russia che coinvolgerebbe l’ex presidente ucraino.
Secondo il SBU, il complotto avrebbe avuto come obiettivo destabilizzare l’Ucraina e screditare il governo attuale. L’ex presidente avrebbe avuto un ruolo chiave nell’organizzazione di questo piano.
Le prove raccolte dal SBU includono messaggi e comunicazioni intercettate, che secondo l’agenzia dimostrano un coinvolgimento diretto dell’ex presidente nell’organizzazione del complotto.
Il portavoce del SBU ha affermato che l’obiettivo finale del complotto era quello di alimentare tensioni interne in Ucraina, provocare disordini e minare la stabilità del paese.
Il governo ucraino ha promesso di agire con determinazione e di intraprendere azioni legali per smascherare e affrontare questo complotto orchestrato dalla Russia.
Al momento, non sono stati resi noti ulteriori dettagli sul coinvolgimento dell’ex presidente nell’operazione. Tuttavia, il SBU ha sottolineato che ulteriori indagini sono in corso e che verranno resi noti ulteriori dettagli a tempo debito.
Il presidente ucraino ha condannato energicamente il presunto complotto, definendolo un attacco alla sovranità dell’Ucraina e una minaccia alla sicurezza nazionale.
Le relazioni tra Ucraina e Russia sono da tempo tese a causa del conflitto nel Donbass e del controllo russo sulla Crimea. Questo presunto complotto potrebbe ulteriormente danneggiare i rapporti tra i due paesi, già compromessi da anni di tensione e animosità reciproca.
Il governo ucraino ha chiesto il sostegno della comunità internazionale per affrontare quest’ultima minaccia alla sicurezza nazionale ed è in contatto con i suoi alleati per discutere delle misure da adottare.
Al momento, non è stato possibile ottenere un commento dalle autorità russe. Tuttavia, è probabile che queste accuse verranno respinte dal governo russo, che ha negato in passato qualsiasi coinvolgimento in attività ostili nei confronti dell’Ucraina.
Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere appieno la portata e le implicazioni di questa presunta cospirazione russa e come l’Ucraina intende affrontarla. Gli sforzi internazionali per favorire una risoluzione pacifica del conflitto nel Donbass subiranno probabilmente un duro colpo in seguito a queste rivelazioni.
