La polizia di Austin sapeva che i proiettili “meno letali” potevano causare gravi lesioni alle persone. Li hanno comunque utilizzati.

Fonte dell’immagine:https://www.kut.org/crime-justice/2024-05-30/austin-police-knew-so-called-less-lethal-rounds-could-seriously-injure-people-they-used-them-anyway

La polizia di Austin sapeva che i cosiddetti proiettili “meno letali” potevano seriamente ferire le persone, ma li hanno comunque utilizzati

Secondo un articolo pubblicato su KUT.org, la polizia di Austin era consapevole del potenziale pericolo di utilizzare proiettili “meno letali” durante le proteste del 2024. Tuttavia, ciò non li ha fermati dall’utilizzare tali armi contro i manifestanti.

I proiettili “meno letali”, come granate flashbang e proiettili di pepe, sono spesso utilizzati dalle forze dell’ordine per disperdere manifestazioni di massa. Tuttavia, studi e ricerche hanno dimostrato che tali proiettili possono causare lesioni gravi e perfino la morte.

Questa rivelazione solleva preoccupazioni sull’uso di forza eccessiva da parte della polizia durante le proteste. I manifestanti e i difensori dei diritti civili hanno condannato tale comportamento e hanno chiesto un’indagine approfondita sulle azioni della polizia durante le proteste.

Al momento, le autorità di Austin non hanno rilasciato dichiarazioni in merito a queste accuse. Tuttavia, è evidente che la questione dell’uso di proiettili “meno letali” da parte della polizia continuerà a essere un argomento di dibattito e controversia nella comunità.