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La scena dei cocktail artigianali di Brickell sta per ricevere un impulso grazie a un nuovo speakeasy nel Mary Brickell Village che si specializza in cocktail unici ispirati all’America del Nord e del Sud.
Panamericano, il più recente bar di cocktail artigianali di Brickell, opera più come un tranquillo tempio della mixology che come un classico speakeasy.
Situato al secondo piano del Mary Brickell Village, questo bar non è facile da trovare: solo una porta non contrassegnata, un campanello, e, una volta fatti entrare, una passeggiata verso uno spazio moderno e elegante dove i cocktail sono curati nei minimi dettagli.
Il bar offre un mix unico di bevande ispirate all’America Latina, presentate in modo altamente teatrale. “È un omaggio a ciò che le Americhe hanno da offrire,” afferma il proprietario Andrei Stern, originario del Messico.
“In America Latina, spesso guardiamo verso l’esterno, all’Europa, per cercare il meglio nel campo della gastronomia e delle bevande. Ma Panamericano celebra lo spirito del nostro continente – letteralmente.”
Il suo concetto ha un interessante colpo di scena sulla fierezza regionale, con cocktail realizzati esclusivamente con ingredienti provenienti dall’America del Nord, Centrale e del Sud.
Esempi di questo includono vodka dal Perù, gin dal Messico e rum dal Belize – solo alcune delle 150 bevande uniche che adornano gli scaffali, utilizzate per creare cocktail che “americanizzano” in modo giocoso drink classici.
Queste “americanizzazioni” includono drink come il “Taco Martini”, un martini finemente infuso con sapori di taco e guarnito con un mini taco, e “From Argentina with Love”, un highball ispirato al celebre dessert argentino di pera poché e Malbec.
Queste combinazioni inventive vanno oltre a nomi furbeschi. Sono realizzate con metodi come sous vide, lavaggio con olio e chiarificazione del latte per conferire a ogni drink una consistenza e un sapore distinti.
Ma non è tutto — il menu di Panamericano ha un’altra dimensione.
Denominati “cerimonie”, questi cocktail immersivi sono ispirati a rituali latinoamericani che vanno oltre il semplice sapore.
C’è la “Cacao Ceremony”, radicata nelle tradizioni maya e azteche, che abbina cacao e mais in una schiuma vellutata e aromatica.
Per coloro che sono intrigati dal rituale, c’è la “San Pedro Ceremony”, un cocktail che arriva con una candela per esaltare sia il profumo che il sapore, attingendo alle tradizioni sensoriali dell’ayahuasca.
Per chi preferisce un’esperienza analcolica, la “Water Divination Ceremony” rende omaggio alla tribù Kogi della Colombia e viene servita agli ospiti bendati, coinvolgendo sensi oltre la vista.
Anche il design di Panamericano è meticoloso quanto i drink.
Il bar è un’opera d’arte a forma di T, progettata dalla società norvegese Behind Bars, con un palcoscenico di lavoro a livello degli occhi di 39 pollici, che avvicina gli ospiti all’azione creativa.
Ispirato ai concetti di cucina a vista, il layout è pensato per mettere in mostra la mixology come arte performativa, con i bartender che si muovono in sincronia per preparare ogni cocktail mentre gli ospiti osservano.
“Non si tratta solo di ordinare un drink,” dice Stern. “Si tratta di vedere come tutto si unisce, dai movimenti precisi dei bartender alle tecniche che utilizzano.
Il bar stesso è un palcoscenico dove la mixology è in piena mostra.”
In aggiunta alle sue offerte regolari, Panamericano sta coltivando una comunità di appassionati di cocktail con takeover mensili del bar, invitando preferiti locali come Kaiju e Swizzle Rum Bar & Drinkery a portare i propri colpi di mixologia.
“Alla fine della giornata, si tratta di elevare la scena dei cocktail di Miami,” afferma Stern. “Siamo entusiasti di collaborare con altri bar per celebrare il talento qui.”