Robert F. Kennedy Jr. suggerisce che le persecuzioni dell’11 gennaio siano motivate politicamente, afferma di voler “ascoltare ogni lato”

Fonte dell’immagine:https://www.cbsnews.com/news/robert-f-kennedy-jr-jan-6-prosecutions-trump/

Robert F. Kennedy Jr. difende le persone coinvolte negli arresti dell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio, nonostante la violenta insurrezione

Robert F. Kennedy Jr., figlio del defunto senatore democratico Robert F. Kennedy, ha difeso le persone coinvolte negli arresti in seguito all’attacco al Campidoglio del 6 gennaio. Durante una recente intervista, Kennedy ha affermato che le persone coinvolte non sono state trattate equamente e che il presidente Donald Trump non aveva incoraggiato la violenza.

“Quello che le persone nel Campidoglio volevano era semplicemente essere ascoltate”, ha dichiarato Kennedy. Ha anche aggiunto che il presidente Trump non aveva esortato le persone a commettere atti violenti.

Le dichiarazioni di Kennedy sono arrivate in un momento in cui il dibattito sulle responsabilità dell’attacco al Campidoglio e sulle accuse contro l’ex presidente Trump sono ancora molto dibattute. Le autorità stanno ancora indagando sulle circostanze dell’attacco e molte persone coinvolte stanno affrontando processi legali per il loro coinvolgimento.

Nonostante le opinioni di Kennedy, molte persone ritengono che le azioni dell’ex presidente Trump abbiano contribuito all’incitamento alla violenza dell’attacco. La discussione su come affrontare le conseguenze dell’attacco al Campidoglio continua a infiammare la politica americana.

Kennedy ha ribadito che è importante per tutti ascoltare tutte le versioni dei fatti e che la verità dovrebbe emergere nel corso delle indagini in corso sulle azioni dell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio.