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O.J. Simpson temeva di avere la CTE, ma la sua famiglia dice decisamente no allo studio cerebrale
O.J. Simpson, ex giocatore di football e personaggio televisivo, ha espresso preoccupazione per la possibilità di avere la CTE, una patologia cerebrale legata ai traumi cranici ripetuti. Tuttavia, la sua famiglia ha respinto categoricamente l’idea di sottoporsi a uno studio del suo cervello.
Simpson ha parlato di questi timori durante un’intervista radiofonica, dicendo di essere stato influenzato dal documentario di Netflix sul suicidio dell’ex giocatore della NFL Aaron Hernandez, che è stato successivamente diagnosticato con la CTE.
Nonostante la sua preoccupazione, la famiglia di Simpson ha deciso di non farlo sottoporre a uno studio del cervello. La decisione è stata presa per preservare la sua privacy e proteggerlo da eventuali conseguenze negative che potrebbero derivare da una diagnosi di CTE.
Al momento, Simpson, che è stato protagonista di uno dei processi penali più famosi della storia americana, è in buona salute e cerca di godersi la sua pensione dopo aver trascorso nove anni in prigione per rapina a mano armata.
Nonostante i suoi timori, sembra che Simpson non affronterà mai una diagnosi ufficiale di CTE, almeno per ora. La sua famiglia ha optato per la privacy e il benessere del 74enne, che sembra aver superato le sue vicissitudini legali e ora cerca solo una vita tranquilla lontano dai riflettori.