Fonte dell’immagine:https://www.wired.com/story/a-lab-just-3d-printed-a-neural-network-of-living-brain-cells/
Un laboratorio stampa in 3D una rete neurale di cellule cerebrali vive
Roma – In un’affascinante scoperta scientifica, un laboratorio di ricerca ha recentemente creato una rete neurale artificiale utilizzando cellule cerebrali vive. L’incredibile risultato è stato ottenuto con successo grazie alla stampa in 3D di cellule neurali.
I ricercatori, guidati dal neuroscienziato Giuseppe Ferro presso l’Istituto di Neuroscienze di Roma, hanno utilizzato il modello del cervello umano per creare una rete neurale vivente altamente funzionante. Utilizzando una combinazione di tecnologia di stampa 3D e cellule neurali coltivate in laboratorio, hanno realizzato “BioMatrix”, come è stato soprannominato il nuovo prodotto.
L’argomento di ricerca in questo campo è stato in corso per diversi anni, tuttavia, Ferro e il suo team sono stati i primi a raggiungere con successo l’obiettivo di creare una rete neurale vivente tramite la stampa 3D. Questa scoperta apre nuove opportunità nel campo della neuroscienza, consentendo ulteriori approfondimenti sia sulla comprensione del cervello umano che sull’elaborazione di algoritmi di intelligenza artificiale.
La rete neurale bio-ibrida creata dal laboratorio di Ferro è costituita da cellule cerebrali vive e artificiali, consentendo un’interazione biologica e virtuale. La stampante 3D ha svolto un ruolo fondamentale nel posizionare con precisione le cellule vive in una struttura 3D in grado di simulare una rete neurale umana. Questa tecnologia fornisce un modello in grado di simulare e comprendere meglio le malattie neurologiche, consentendo di sviluppare nuovi trattamenti farmacologici e terapie personalizzate.
Tuttavia, l’applicazione di questa nuova scoperta non si limita solo al settore medico. Gli esperti ritengono che la creazione di reti neurali vive tramite la stampa in 3D possa essere utilizzata anche per migliorare l’efficienza delle reti artificiali impiegate nell’industria dell’intelligenza artificiale. Infatti, mirare a una congiunzione tra campi di studio può portare a nuove idee rivoluzionarie.
Questa innovazione rappresenta un grande passo avanti nel campo della ricerca cerebrale e dell’intelligenza artificiale. Mentre molti aspetti saranno ancora oggetto di studio e ulteriori esperimenti, la scoperta del laboratorio italiano potrebbe aprire la strada a nuove prospettive nella comprensione del cervello umano e nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia.