Giordania rinviata al venerdì un’altra votazione per il presidente della Camera

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Jim Jordan spinge per un’altra votazione del presidente venerdì

19 ottobre 2023 – Washington, D.C.

Jim Jordan, rappresentante del Partito Repubblicano dell’Ohio, ha proposto un’altra votazione per il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti questa settimana. La mossa arriva dopo il ritiro dell’attuale presidente Kevin McCarthy dalla corsa per il ruolo.

Secondo fonti vicine a Jordan, il rappresentante dell’Ohio si è rivolto al Caucus repubblicano per convincere i suoi colleghi a sostenere Jamie Herrera Beutler, rappresentante dello stato di Washington, per la carica di presidente della Camera.

Questa non è la prima volta che Jordan cerca di influenzare la corsa per la presidenza della Camera. Già lo scorso anno, durante il tentativo fallito di rovesciare Nancy Pelosi come presidente, Jordan ha cercato di guadagnare consensi per diventare il presidente della Camera. Tuttavia, la sua mossa non ha avuto successo e Pelosi ha continuato a ricoprire il ruolo.

La decisione di McCarthy di ritirarsi dalla corsa per il ruolo di presidente ha aperto la strada a una potenziale nuova leadership per i repubblicani. Jordan avrebbe visto nell’opportunità una via per far avanzare la sua candidata.

Tuttavia, non è chiaro se la proposta di Jordan riuscirà a ottenere il sostegno necessario. Alcuni repubblicani esprimono preoccupazione per l’idea di una nuova votazione, aleggiando la possibilità di un’ulteriore divisione interna nel partito.

La votazione è prevista per venerdì e solo allora sarà possibile capire quale sarà l’andamento della situazione. Jordan continuerà la sua campagna per convincere i suoi colleghi che un cambiamento di leadership è necessario per il Partito Repubblicano.

Nonostante le contraddizioni e le incertezze, il dibattito attorno alla successione di McCarthy continua. La politica statunitense sta vivendo un momento di grande fermento con le lotte di potere interne che contribuiscono a plasmare il futuro di entrambi i partiti principali.