Genitori e gruppi di insegnanti di NYC promuovono il boicottaggio studentesco pro-palestinese: i ragazzi urlano “Che cavolo gli importa dei ebrei!”

Fonte dell’immagine:https://nypost.com/2023/11/11/news/a-brooklyn-parent-advisory-board-promoted-and-organized-a-student-walkout-for-palestine-this-week-a-clear-violation-of-state-regulations-outraged-critics-told-the-post/

Un gruppo consultivo di genitori di Brooklyn promuove e organizza uno sciopero degli studenti a favore della Palestina. Una chiara violazione dei regolamenti statali, criticano indignati.

Brooklyn, 11 novembre 2023 – Una controversa decisione è stata presa dal consiglio consultivo dei genitori di una scuola di Brooklyn questa settimana, promuovendo e organizzando uno sciopero degli studenti a sostegno della Palestina. Secondo gli indignati critici, questa azione rappresenta una chiara violazione dei regolamenti statali.

L’evento, che ha avuto luogo il [data], ha suscitato l’attenzione sia dei ragazzi che delle famiglie coinvolte. Il consiglio consultivo dei genitori ha incoraggiato gli studenti a partecipare a una manifestazione per esprimere solidarietà alla causa palestinese. Tuttavia, tale mobilitazione non è stata ben accolta da diverse parti della comunità.

Secondo le norme scolastiche dello Stato di New York, i genitori e gli organi consultivi dei genitori non possono promuovere o organizzare attività politiche all’interno delle scuole. Gli indignati critici, che hanno fornito queste informazioni al New York Post, sostengono che il comportamento del consiglio consultivo dei genitori sia una chiara violazione di tali regolamenti.

Il consiglio consultivo dei genitori ora si trova al centro di una polemica, poiché la promozione attiva di uno sciopero degli studenti con finalità politiche viene considerata un’ingerenza inappropriata nel processo educativo. I critici sostengono che gli studenti potrebbero subire pressioni indebitamente per partecipare a tale azione, perdendo così il loro tempo di studio.

Alcuni genitori, invece, difendono il consiglio consultivo per aver dato voce alle preoccupazioni di alcune famiglie riguardo alla questione palestinese. Tuttavia, le autorità educative non sembrano coltivare la stessa opinione, sostenendo decisamente che il coinvolgimento dei genitori in attività politiche all’interno delle scuole sia contrario alle norme stabilite.

Per il momento, non è chiaro quali siano le conseguenze che il consiglio consultivo dei genitori dovrà affrontare in seguito a questa chiara violazione delle normative scolastiche. Tuttavia, la controversia è destinata a persistere e potrebbe portare a ulteriori indagini o azioni disciplinari da parte delle autorità scolastiche.

Il New York Post continuerà a seguire attentamente lo sviluppo di questa vicenda e fornirà aggiornamenti in merito. L’incertezza rimane su come tale situazione influenzerà le dinamiche tra i genitori, i consigli consultivi delle scuole e le istituzioni educative locali nel lungo termine.