Alcuni esopianeti si stanno restringendo. Ecco perché.

Fonte dell’immagine:https://www.space.com/nasa-kepler-telescope-exoplanets-shrinking-size

La NASA annuncia che il telescopio Kepler sta facendo una scoperta incredibile nel campo degli esopianeti. Secondo uno studio recente condotto dagli astronomi, il telescopio ha rivelato che alcuni esopianeti stanno progressivamente riducendo le loro dimensioni. Questo sorprendente fenomeno offre nuove prospettive sulla formazione e l’evoluzione dei sistemi planetari.

Il telescopio spaziale Kepler è stato lanciato nell’orbita terrestre nel 2009, con l’obiettivo di individuare esopianeti in orbite attorno ad altre stelle all’esterno del nostro sistema solare. Negli anni successivi, ha fornito dati straordinariamente ricchi, portando a scoperte significative nel campo dell’astronomia e dell’astrofisica.

Secondo il professor Andrea Trovato dell’Università degli Studi di Milano, uno degli autori dello studio, questa nuova scoperta rappresenta un salto significativo nella comprensione dei meccanismi che governano la vita dei pianeti. “Finora abbiamo visto esopianeti di diverse dimensioni, ma questo è il primo caso documentato di pianeti che si riducono gradualmente nel tempo”, afferma Trovato.

La condizione insolita è stata osservata su una serie di esopianeti nel corso degli ultimi due anni. La dimensione dei pianeti esaminati dal telescopio Kepler è diminuita in media del 6% rispetto alle loro misurazioni iniziali. Gli astronomi stanno ancora cercando di determinare il motivo esatto di questo fenomeno, ma ci sono alcune teorie iniziali che potrebbero spiegare il processo.

Secondo il dottor Luca Rossi, co-autore del documento di ricerca e membro del team scientifico del telescopio Kepler, una spiegazione possibile potrebbe essere in relazione a un collasso dell’atmosfera del pianeta. “Supponiamo che la diminuzione delle dimensioni possa essere causata da un processo di recedimento dell’atmosfera, che gradualmente riduce la massa e le dimensioni del pianeta”, spiega Rossi.

Alcuni ricercatori suggeriscono che l’energia di radiazione proveniente dalla stella ospite potrebbe influire sull’atmosfera del pianeta, provocando una lenta evaporazione o una serie di reazioni chimiche che portano a una progressiva riduzione delle dimensioni.

Questo fenomeno inedito solleva una serie di domande sul destino e l’evoluzione dei sistemi planetari nel corso del tempo. Gli scienziati sperano che ulteriori osservazioni e indagini su altri esopianeti forniranno informazioni più dettagliate che consentiranno di comprendere meglio questi processi complessi.

L’agenzia spaziale NASA e la comunità scientifica sono entusiasti di questa scoperta, che dimostra ancora una volta l’importanza del telescopio Kepler nello studio del nostro universo. Questo microscopio cosmico ha già aperto nuove strade per conoscere meglio i pianeti lontani e continuerà a offrire ulteriori sorprese nel campo dell’astronomia nel futuro.