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La Corte Suprema degli Stati Uniti respinge l’appello dell’ex poliziotto Chauvin per l’omicidio di George Floyd
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto l’appello presentato dall’ex poliziotto Derek Chauvin per la condanna dell’omicidio di George Floyd, avvenuto nel 2020. Chauvin, che era stato condannato a 22 anni di prigione per l’uccisione dell’afroamericano, aveva presentato un ricorso alla Corte Suprema nella speranza di ottenere una riduzione della sua sentenza.
La Corte Suprema ha respinto l’appello di Chauvin senza commenti, confermando così la condanna emessa dalla Corte d’Appello lo scorso anno. La decisione della Corte Suprema rappresenta un ulteriore passo verso la conclusione definitiva del caso.
Il caso della morte di George Floyd aveva scosso gli Stati Uniti e provocato proteste in tutto il paese, con molte persone che chiedevano giustizia e equità per i cittadini afroamericani. Il video dell’uccisione di Floyd, in cui Chauvin si inginocchia sul suo collo per oltre nove minuti, ha suscitato indignazione in tutto il mondo e ha spinto il movimento Black Lives Matter ad assumere ancora più rilevanza.
L’avvocato della famiglia Floyd, Ben Crump, ha accolto con favore la decisione della Corte Suprema, dichiarando che rappresenta un passo avanti nella lotta per la giustizia. Crump ha dichiarato che la condanna di Chauvin per omicidio di secondo grado, omicidio di terzo grado e omicidio colposo è stata giustamente confermata e che la famiglia Floyd è grata per il sostegno ricevuto dalla comunità.
Derek Chauvin è attualmente detenuto nel carcere statale del Minnesota e affronterà il resto della sua condanna. La sua condanna e l’esito del caso Floyd hanno avuto un impatto significativo nel dibattito sulla riforma della polizia e sulle questioni di giustizia razziale negli Stati Uniti.
La decisione della Corte Suprema di respingere l’appello di Chauvin è stata accolta con sollievo da molti nel paese, che vedono in essa una conferma dell’importanza di rendere conto delle azioni dei poliziotti e garantire la giustizia per tutte le vittime di violenza razziale.
