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Ragazze adolescenti vittime di deepfake con foto compromettenti: una famiglia sollecita maggiori protezioni
MILANO – Le recenti preoccupazioni riguardanti la diffusione di deepfake, ovvero falsi audio e video, hanno suscitato un crescente allarme tra le famiglie. In particolare, un caso ha ora messo in luce la preoccupante tendenza delle ragazze adolescenti ad essere vittime di deepfake con foto compromettenti.
Una famiglia, la cui identità è stata preservata per motivi di sicurezza, ha deciso di raccontare la propria esperienza come monito per altre famiglie e per sollecitare maggiori protezioni a livello legale.
Tutto è iniziato quando la figlia quattordicenne, che chiameremo Lucia, ha scoperto che un video deepfake con il suo volto era stato condiviso sui social media. Nel video, Lucia sembrava essere coinvolta in un comportamento sessuale che non aveva mai commesso. Sconvolta e imbarazzata, Lucia ha subito un profondo trauma.
“Dopo essermi ripresa dallo shock iniziale, ho subito pensato a tutte le conseguenze che questa situazione avrebbe potuto comportare per la mia vita, per la mia reputazione e per il mio futuro”, ha raccontato Lucia.
La famiglia ha deciso di denunciare il caso alle autorità competenti, non solo per cercare giustizia nel caso di Lucia, ma anche per sollecitare un intervento concreto per fermare questo fenomeno diffuso e sempre più pericoloso dei deepfake. I deepfake si basano sull’uso di algoritmi intelligenti e apprendimento automatico per creare video e immagini alterate in modo tale da far sembrare reale ciò che in realtà non lo è.
Ad oggi, non esistono leggi specifiche che regolamentino o puniscano l’uso dei deepfake. Questo ha reso molto difficile per le vittime trovare giustizia e protezione.
La famiglia di Lucia, insieme ad altre associazioni e organizzazioni che si occupano di sicurezza online, ha chiesto un intervento normativo adeguato per tutelare le vittime di deepfake e per prevenire ulteriori abusi.
“Siamo spiacenti che Lucia abbia dovuto subire un simile episodio, ma siamo orgogliosi della sua coraggiosa decisione di parlare pubblicamente”, ha affermato il padre di Lucia. “Speriamo che le autorità competenti ascoltino le nostre richieste e adottino misure concrete per proteggere meglio le vittime di questa piaga diffusa”.
La famiglia ha sottolineato l’importanza di educare i giovani all’uso responsabile di internet e all’attenzione nella gestione dei propri dati personali online.
“L’educazione è fondamentale”, ha aggiunto la madre di Lucia. “I giovani devono essere consapevoli dei rischi che possono incorrere nell’era digitale e di come proteggersi”.
La vicenda di Lucia ha suscitato un forte impatto nella società e nelle istituzioni. Molti politici e organizzazioni per i diritti umani hanno espresso il loro sostegno alla causa, promettendo di adottare misure urgenti per contrastare il fenomeno dei deepfake e garantire una maggiore tutela delle vittime.